Food industry supply chain, cos'è e quali sono le nuove tecnologie

Nella food industry supply chain è tempo di un’iniezione di tecnologia. Da un lato, si tratta di una necessità fisiologica, già in atto da tempo. Dall’altro, di un bisogno acuito dalla pandemia. La food industry supply chain si è infatti trovata da un giorno all’altro a dover dimostrare la propria resilienza a un evento che ha avuto un impatto anche sulle abitudini dei consumatori.

Oggi, anche alla luce di quanto accaduto durante l’emergenza sanitaria, si può affermare quanto siano importanti le tecnologie per poter contare su di una filiera sicura e pronta a reagire. Il boom dell’e-commerce e del delivery a casa, così come le piattaforme della GDO in superlavoro, hanno mostrato con chiarezza quanto la rivoluzione digitale non sia più rimandabile e quanto necessiti di una sferzata. Secondo una survey condotta da Tools Group - società di servizi di tipo informatico in ambito supply chain - e CSCMP (Council of Supply Chain Management Professionals), il 42% delle organizzazioni dichiara che l’emergenza sanitaria abbia accelerato i piani di digitalizzazione.

 

Le lezioni che la pandemia lascia alla food industry supply chain

I dati sopra riporati sono in linea con quanto rilevato anche dall’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano, secondo il quale da momenti drammatici come quelli vissuti nel 2020, si possono trarre alcune lezioni per il futuro. 

L’emergenza ha infatti mostrato quanto, nella food industry supply chain, siano evitabili tantissimi contatti e tantissime interazioni tra le persone: il riferimento è soprattutto alla gestione dei documenti, che ancora troppo spesso circolano in forma cartacea. Al contrario, possono essere impiegati meccanismi più smart e più immediati - in una sola parola, più digitali - sia per confermare le consegne, sia per gestire eventuali reclami, sia per rendere più fluidi, più trasparenti e maggiormente tracciabili i processi all’interno e all’esterno delle aziende. 

La pandemia ha evidenziato anche il bisogno di gestire meglio le scorte, minimizzando i rischi, anche produttivi, e ha reso evidente l’importanza della tracciabilità e della gestione del ciclo di vita dei prodotti alimentari. 

 

Cosa si intende per food industry supply chain 

La food industry supply chain (o supply chain alimentare o, ancora, filiera alimentare) identifica, come ogni filiera, l’insieme di processi, produzioni e lavorazioni che fanno sì che i prodotti alimentari arrivino al consumatore finale, a partire dalle materie prime.  

La supply chain dell’industria alimentare è per sua natura un processo più delicato e articolato rispetto ad altre filiere. Come è facile immaginare, la destinazione dei prodotti, finalizzati al consumo umano, e la loro deperibilità, introduce nell’equazione diverse criticità legate, per esempio, allo stoccaggio, al deperimento e al mantenimento delle catene di conservazione.  

Anche per questa, ragione si tratta di un contesto fortemente regolamentato, in cui la tracciabilità è un obbligo normativo già da lungo tempo e, per fare fronte a queste esigenze, la percentuale di aziende che hanno già avviato il processo di adozione di una filiera alimentare digitale è più elevata rispetto ad altri settori con regolamenti ed esigenze meno stringenti.  

 

Food industry supply chain in chiave smart

La rivoluzione tecnologica verso una food industry supply chain digitale era in effetti già in atto ancor prima della pandemia e si basava sulla affermazione di quattro concetti chiave:

  • sostenibilità lungo tutta la filiera,
  • digitalizzazione dei flussi e dei processi,
  • collaborazione tra gli attori della supply chain,
  • automazione.

Quanto a quest’ultimo punto, sempre secondo un’indagine dell’Osservatorio Contract, non si tratta più di un’innovazione destinata ad alcune aree del magazzino - in primis il prelievo - ma si diffonde anche nelle aree destinate allo stoccaggio (secondo il 71% dei rispondenti) all’allestimento (59%) e allo smistamento degli ordini in entrata (47%) e in uscita (71%), oltre che nelle attività di ricevimento (26%) e di spedizione (21%).

Ma quali sono le tecnologie che possono rendere la food industry supply chain una filiera digitale e sicura?


Le tecnologie per la food industry supply chain

Per prima cosa non è più rimandabile l’ingresso degli ERP (Enterprise Resource Planning) nelle aziende. I quali, integrando tutte le funzioni aziendali e tutti i processi di business in un unico sistema, diventano uno strumento irrinunciabile per la gestione di ogni impresa, non importa di quale dimensione e settore.

Gli ERP permettono infatti l’ottimizzazione dei processi, della catena di fornitura, della gestione del magazzino, nonché la sicurezza e la tracciabilità della filiera.

Altrettanto importante diventa la cultura del dato: trasformare i dati in informazioni genera infatti un circolo virtuoso che innesca ricadute positive sulle azioni e sulle decisioni. Ben vengano, dunque, soluzioni tecnologiche di business intelligence e enterprise performance management, tecnologie capaci di guidare nel cammino verso il miglioramento continuo, perché in grado di aumentare l’efficienza dei processi, la qualità dei prodotti, riducendo i rischi e i costi.

Non dovrebbero più mancare anche le tecnologie volte ad analizzare, comprendere e creare report sul business delle aziende i quali, guidando le strategie, i piani strategici e l’esecuzione, portano benefici immediati a tutta la food industry supply chain. Senza un’attenta pianificazione, infatti, anche la filiera più digitale rischia di non essere del tutto sicura.

 

Quali sono i vantaggi della digitalizzazione della supply chain nel settore food

Abbiamo accennato a come l’adozione di strumenti digitali sia già piuttosto elevata nel comparto alimentare. Proprio perché la tracciatura di prodotti, materie prime e lavorazioni è così necessaria e fondamentale. Ma i vantaggi non si fermano qui. Vediamone alcuni altri. 

Trasparenza: grazie alla digitalizzazione è possibile collegare tutti gli stakeholder della filiera in una piattaforma unificata, favorendo la circolazione delle informazioni. 

Aumentando l’efficienza della movimentazione e dei controlli, è possibile ridurre lo spreco alimentare, contenendo le perdite e il deterioramento di materiali durante trasporto e stoccaggio. 

Migliore tracciabilità dei prodotti alimentari: la digitalizzazione offre maggiori certezze che prodotti, semilavorati e materie prime siano sicuri e conformi alle normative. 

Infine, permette di migliorare l’esperienza utente, sia nei confronti dei clienti finali sia degli stakeholder, mettendo a disposizione strumenti facilmente consultabili per la tracciabilità e la trasparenza.  


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