Food traceability: così Clai migliora processi produttivi e decisionali

Trasformare le esigenze di tracciabilità del cibo in una opportunità è possibile? L’esperienza di Clai, storica cooperativa agroalimentare di Imola, dimostra di sì. Questa realtà, che raccoglie 280 soci di cui 140 allevatori, ha scelto già da anni di cogliere le opportunità della trasformazione digitale, con la collaborazione di Sinfo One, partner tecnologico dal 2008. 

Un percorso di crescita e innovazione 

Dal 2008, come abbiamo accennato, Clai ha avviato un percorso di innovazione basato sui dati, scegliendo Sinfo One come partner e adottando l’ERP JD Edwards di Oracle. Il primo passaggio è stato quello della riprogettazione del sistema informativo, scegliendo un prodotto e un ecosistema più adatto a un settore dinamico come quello alimentare.  

Nel frattempo, la cooperativa è cresciuta, da due a quattro stabilimenti, mostrando come sia necessario un sistema sempre più flessibile e agile. Il passaggio all’ERP di Oracle è stato il primo passaggio di un percorso di innovazione finalizzato a una raccolta prima e a un uso poi, sempre più efficace ed efficiente dei dati. Percorso che, in tempi più recenti, l’ha condotta anche esplorare strade fortemente innovative come la blockchain, utilizzata per la tracciabilità dei prodotti e delle materie prime lungo tutta la filiera e utilizzata sia lungo la produzione, sia per soddisfare le nuove esigenze informative dei consumatori, che possono ricevere informazioni su tutto il ciclo di vita dei prodotti attraverso un semplice codice QR.  

Vediamo ora più nel dettaglio quali sono gli sviluppi più recenti, soprattutto in ottica data driven del progresso tecnologico in Clai. 

 

I dati per abilitare nuove strategie

Il caso di Clai risulta di particolare interesse perché si tratta di un percorso condiviso, in cui è stata la cooperativa stessa a intuire, fin da subito, il valore dei dati e ad adottare una strategia di cambiamento per introdurne l’uso in azienda, dalla filiera decisionale al rapporto con il cliente. Grazie a questa scelta l’azienda ha avuto un vantaggio strategico, arrivando già preparata al periodo della pandemia in cui la necessità di fruire di dati e informazioni in modo remoto e dematerializzato si è rivelata fondamentale.  

L’azienda, per esempio, utilizza con successo i dati di filiera nel rapporto con i clienti. Grazie all’ERP JD Edwards, agenti e venditori hanno a disposizione uno strumento che fornisce in tempo reale le disponibilità di prodotto e le eventuali alternative. Future implementazioni permetteranno anche, per esempio, di visualizzare le schede tecniche dei prodotti, comprese di allergeni, suggerire gli ordini ideali per ogni cliente sulla base dello storico degli acquisti e così via. Lo stesso strumento permette di centralizzare la gestione degli ordini, che vengono trasmessi in tempo reale al software CRM e possono essere gestiti con maggiore efficienza.  

 

La trasformazione digitale a vantaggio delle aziende 

I vantaggi dei dati non si fermano a quelli derivanti da un uso ottimale della food traceability. Clai, infatti, ha adottato la tecnologia come strumento centrale del proprio sviluppo, utilizzandolo per esempio sia nel campo della comunicazione diretta, sia in quello del marketing, anche di prossimità. Il dato di tracciabilità, in questo caso, diventa un asset di rilievo che permette, per esempio, ai consumatori di verificare ogni passaggio della filiera di produzione di un prodotto, attraverso un progetto di valorizzazione che concilia strumenti di comunicazione più tradizionali, anche sul punto vendita, con le informazioni provenienti dall’ERP, opportunamente presentate. 

Tutto questo è stato possibile grazie al supporto di Sinfo One, sia in termini tecnici, sia in termini di change management. I sistemi informativi, da semplice strumento “di servizio” soprattutto per le funzioni contabili e amministrative, sono diventati centrali nelle scelte e nei processi di business. Grazie ai dati, alla loro accessibilità e gestione, infatti, il comparto IT diventa un supporto a tutti i flussi aziendali, anche quelli decisionali, in cui l’approccio data-driven aiuta i decisori a fare scelte più informate.  

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