Incentivi alle imprese, opportunità per rinnovare processi e infrastruttura

L’approvazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e gli stanziamenti connessi prevedono l’arrivo di sostanziosi incentivi alle imprese. I fondi da assegnare rappresentano allora un’opportunità significativa di efficientamento e ammodernamento.

Trasformazione digitale e transizione ecologica, i temi caldi nell’agenda del PNRR, sono da questo punto di vista processi che producono più efficienza e meno sprechi. Gli incentivi possono dunque essere proficuamente impiegati per rinnovare processi e infrastruttura, stimolando l’adozione di soluzioni integrate, meno labour-intensive e più competitive.


Incentivi alle imprese: le principali misure

Oltre alle politiche di sostegno già in essere, per i settori più colpiti dalla crisi Covid (per esempio gli incentivi alle imprese del settore tessile) resistono i fondi strutturali per lo sviluppo. Tra questi il principale intervento pubblico di politica industriale degli ultimi anni, quello avviato con il piano Industria 4.0 nel 2016.

I fondi stanziati in forma di credito d’imposta da Industria 4.0 sono stati rinnovati nelle diverse evoluzioni del progetto, prima Impresa e ora Piano Nazionale Transizione 4.01. In questo senso, c’è da registrare come, grazie al PNRR, siano state aumentate le aliquote previste per gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e green, beni materiali e immateriali, formazione.

Ce n’è bisogno, perché questi investimenti possono davvero produrre maggiore efficienza e agilità produttiva. Sono questi requisiti fondamentali per competere a livello nazionale e internazionale: servono infatti, tra le altre cose, a:

  • migliorare l’utilizzo delle risorse;
  • diminuire i costi fissi;
  • controllare e dirigere più agevolmente la propria infrastruttura produttiva;
  • anticipare e rispondere a oscillazioni della domanda o imprevisti nella catena di distribuzione.

Interventi strategici in data analytics, automazione, integrazione gestionale, si ripagano agevolmente e spesso anche in tempi contenuti.

I piani di incentivazione finora hanno scontato qualche lungaggine e non sono stati utilizzati fino in fondo2: c’è da sperare che le correzioni di rotta introdotte già con il piano Transizione 4.0 migliorino le procedure di accesso ai fondi.


Gli incentivi per transizione ecologica e digitalizzazione

Le nuove direttrici di sviluppo, grazie anche alle misure del Recovery Fund, sembrano dunque puntare ancora più decisamente su innovazione, sostenibilità e integrazione dei processi. L’innalzamento delle aliquote di finanziamento non è il solo indicatore di questa volontà: c’è l’intenzione, secondo quanto scritto nello stesso PNRR, di “favorire la transizione digitale e l’innovazione del sistema produttivo” e, in particolare, di “sostenere la crescita e la resilienza delle PMI […] potenziando la capacità delle filiere, in particolare quelle tecnologicamente avanzate, di competere sui mercati internazionali”.

(Fonte: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, p. 99)


Le misure previste dal PNRR si adeguano e potenziano quindi politiche di indirizzo già varate a livello nazionale ed europeo (per esempio il Digital Compass). Per altri versi, creano nuovi strumenti di agevolazione di investimenti produttivi in ricerca, innovazione e sviluppo.

La transizione ecologica è un altro potente motore di sviluppo e innovazione, e proprio per questo destinataria di ingenti finanziamenti.

Uno dei pilastri di questa transizione è l’ottimizzazione nell’uso delle risorse, che permette ad esempio di diminuire il fabbisogno energetico e la produzione di rifiuti e scarti. Da questo punto di vista, sistemi gestionali che abilitino un tracciamento efficace dei processi produttivi e l’analisi predittiva dei fabbisogni contribuiscono, oltre che a migliorare l’efficienza, anche a diminuire il digital footprint delle aziende.


Tecnologie abilitanti e nuovi sistemi di gestione

Ambiti privilegiati di intervento sono, in questo senso, quelli che puntano all’integrazione dei processi in azienda e a un utilizzo più efficace dei dati. Due punti qualificanti delle smart factories del prossimo futuro diventano allora l’IoT e la data analysis. Si tratta di punti strettamente collegati: per rendere “smart” un impianto, infatti, occorre integrare software e hardware della supply chain.

L’Internet of Things applicata alla produzione, e quindi ridefinita Industrial Internet of Things, può rendere completamente autonomi i macchinari del plant floor. Macchine interconnesse e autoregolantisi arrivano infatti ad automatizzare intere fasi di un processo produttivo, gestendo carichi di lavoro, tempi di attesa, interventi di manutenzione in maniera estremamente flessibile.

Molte aziende del settore automotive, e non solo, lavorano già in questo modo, e ottengono risultati importanti in fatto di ottimizzazione dei consumi e delle capacità produttive.

Collegato a quello della IIoT è il discorso sui Big Data. I macchinari di nuova generazione, infatti, producono e scambiano una mole enorme di dati. Questi dati devono essere filtrati e interpretati per poter generare insights utili. Gli strumenti di data analytics servono a questo, fotografando accuratamente l’andamento di un processo produttivo e le sue possibili evoluzioni. IBM3 cita i casi di imprese che in questo modo migliorano fino al 20% la propria efficienza.  

La data analytics non si applica del resto solo ai processi produttivi, e una sua applicazione notevole è la BI (Business Intelligence). In questo caso il “data discovery” si estende alle vendite, ai comportamenti di acquisto, alle prestazioni della concorrenza e alla situazione del mercato di riferimento. Un applicativo di BI trasforma così i dati in informazioni utili per gestire il business. Può per esempio segnalare pattern significativi nei comportamenti di acquisto dei clienti, individuare o anticipare trend di mercato, mettere in luce problemi di gestione. Insomma, un software di BI, o una sezione dedicata integrata nel proprio ERP, aiuta il management a “leggere” il mercato e trovare le migliori opportunità di business. Secondo BetterBuys4, in questo modo rende i processi decisionali fino a 5 volte più rapidi.

Internet of Things e Business Intelligence sono solo due esempi di come un investimento in nuove tecnologie può rendere più efficiente un’azienda. Si ricollega a questi due interventi, e anzi può diventare il vero elemento unificante di una strategia di trasformazione digitale, un investimento su un sistema integrato di pianificazione e gestione aziendale come un ERP di nuova generazione.     

Non è un caso, allora, se gli interventi qui indicati figurano tra quelli ammessi a finanziamento nel piano Transizione 4.0.


Conclusioni: le opportunità per le aziende

In sostanza, gli incentivi alle imprese previsti da qui ai prossimi anni sono una concreta opportunità per le aziende di rinnovare processi e infrastruttura. Un’innovazione efficace non passa solo per nuovi macchinari e beni materiali, ma anche per più moderni beni immateriali. Soluzioni come gli ERP di nuova generazione, magari operativi in cloud, o le altre piattaforme per eseguire, controllare e analizzare i diversi processi che coinvolgono le aziende. Per esempio quelli che riguardano la gestione di macchinari IIoT, la Business Intelligence e l’analisi dei Big Data, che in diversi casi del resto possono essere monitorati e controllati già dall’ERP stesso.

Soluzioni del genere offrono molti e importanti vantaggi, per esempio:

  • gestione agile delle operazioni;
  • miglioramento degli indici di redditività;
  • ottimizzazione dei costi fissi e variabili;
  • maggiore flessibilità produttiva;
  • monitoraggio e analisi più efficace della filiera di distribuzione.

Quella che sembra evidente è l’inesorabilità di questo processo di ammodernamento. È fondamentale per competere nel mercato nazionale e internazionale, serve ad anticiparne le esigenze e a formulare risposte adeguate.

Se allora è necessario investire su processi data-driven, soluzioni integrate e strumenti agili di gestione e pianificazione, gli incentivi disponibili offrono un aiuto importante.


1 Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
2 Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
3 Fonte: IBM
4 Fonte: BetterBuys


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