ERP verticale: perché è la soluzione su misura per la tua azienda
Scegliere un ERP verticale significa investire in una soluzione in grado di adattarsi alle necessità attuali e future dell’azienda, favorendo un processo di crescita nel tempo e all’interno dello stesso ambiente.
Questo è senza dubbio l’approccio vincente.
Lo abbiamo visto in altre occasioni: la forza di un ERP verticale sta proprio nella capacità di andare oltre l’ottimizzazione delle risorse per diventare uno strumento di crescita al servizio dell’impresa attraverso l’automazione e la standardizzazione delle principali operations aziendali.
I limiti dell’ERP orizzontale per le imprese
Eppure, le cose non sono andate sempre così. Fino a qualche anno fa era frequente la strada della customizzazione di soluzioni ERP orizzontali (multisettoriali) rispetto all’adozione di quelli verticali.
Tuttavia, questo modello ha dimostrato dei limiti evidenti nel tempo. Limiti che stanno portando sempre più imprese, specie tra le PMI, a puntare su soluzioni verticali di nuova generazione per le loro doti di flessibilità e modularità che permettono di adattarsi molto di più alle specificità delle singole aziende.
Cerchiamo di capire insieme il perché…
Il limite principale dell’ERP orizzontale sta nella sua stessa natura di soluzione da personalizzare. Perché le customizzazioni, oltre ad aumentare la “rigidità” del programma e rendere meno fluidi i flussi di lavoro, possono perfino precludere la possibilità di aggiornarlo con eventuali nuove funzionalità sviluppate nel tempo.
Ecco perché, proprio all’inizio dell’articolo, abbiamo sottolineato come, invece, una soluzione verticale consenta di accompagnare crescita mantenendo la stessa architettura e lo stesso ambiente ERP nel tempo. Non è un dettaglio di poco conto.
Paradossalmente possiamo affermare che customizzare un ERP orizzontale significa provare a rendere specifico qualcosa che nasce per sua natura generico.
Configurare un ERP verticale non vuol dire customizzare
Scegliere un ERP verticale non significa certo che l’azienda debba adattarsi alla nuova soluzione informatica, anzi. A questo proposito va precisato che customizzare un ERP e configurarlo non sono la stessa cosa.
Mentre la configurazione è l’ottimizzazione delle funzioni principali all’interno dell’ecosistema tecnologico dell’azienda (impostazione di campi e oggetti personalizzati, definizione dei parametri di sicurezza e di controllo degli accessi…), la customizzazione è la sua modifica su scala macro attraverso:
- Aggiunta di nuove funzionalità
- Modifica delle funzionalità esistenti
- Configurazione della soluzione per supportare funzioni di terze parti
Le principali caratteristiche di un ERP verticale
Quali caratteristiche deve avere un ERP verticale? Attraverso un core univoco deve governare tutti i principali processi aziendali come:
- Ciclo attivo
- Ciclo passivo
- Amministrazione, finanza e controllo
- Sales force automation
- Controllo qualità
E poi deve gestire le specificità di quell’industry e di quel settore attraverso derive verticali ovvero tutta una serie di moduli altamente performanti progettati per lavorare in maniera integrata.
La vera prerogativa di un ERP verticale sta nella possibilità di attivare moduli specifici, anche gradualmente, in base alle priorità e alle esigenze di business.
Come?
Semplice.
Al momento del setup applicativo, il cliente (di concerto col provider) può configurare una serie scenari specifici per allineare il software alle esigenze attuali dell’azienda e impostare una roadmap di massima per implementarlo con moduli specifici in futuro, senza “appesantirlo”.
Ma oggi l’efficacia di un ERP non si misura più solo per le singole funzionalità, bensì attraverso la possibilità di supportare nuove tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e le altre tecnologie abilitanti in ottica 4.0 e la possibilità di accedere al programma anche in mobilità attraverso app dedicate.
Perché scegliere un ERP verticale made in Italy
Tutti gli aspetti fin qui analizzati dimostrano chiaramente come le soluzioni verticali siano preferibili a quelle cross industry. Ma c’è di più. Gli ERP verticali sul mercato sono moltissimi: sia nazionali, ovvero sviluppati da software house italiane (proprio come SiFides, l’ERP proprietario di Sinfo One) sia internazionali.
Come scegliere quello ideale per la tua azienda? Entrambe sono opzioni valide, tutto dipende dal target di riferimento.
Per le PMI, nella maggior parte dei casi è preferibile optare per un ERP made in Italy. Niente campanilismo ovviamente, ma solo il frutto di una la valutazione concreta.
Puntare su sistemi ERP internazionali significa scegliere una soluzione che si finisce per sfruttare in maniera minima rispetto alle proprie potenzialità. In media, una piccola o media impresa non utilizza più del 5-10% delle funzionalità di questi programmi multinazionali. E l’investimento in una soluzione di questo tipo è, in media, superiore rispetto ad una nazionale in termini di costi da ammortizzare nel tempo. Ne vale realmente la pena?
Inoltre, il confronto più rapido e agevole con provider italiani consente, in genere, di risolvere prima e meglio eventuali criticità.
La verticalizzazione di soluzioni proprietarie sviluppate da software house italiane è dunque l’approccio ideale per gestire efficacemente le mutevoli esigenze e complessità delle PMI che hanno bisogno sempre maggiore di: semplicità, scalabilità e standardizzazione.
Case study di successo dell’ERP verticale
Italpizza: Si Fides al centro del successo e dell'innovazione nell'agroalimentare
Italpizza ha implementato l'ERP SiFides di Sinfo One per gestire la sua crescita e la diversificazione delle linee in un periodo in cui innovare anche il prodotto alimentare è cruciale per competere con una marcia in più. In particolare, l'implementazione del sistema ha permesso di:
- integrare la nuova linea di produzione di Antico Forno (acquisita nel 2019) per allinearla agli standard del gruppo. SiFides ha facilitato questo processo riequilibrando i punti deboli e garantendo una gestione efficiente di tutte le linee produttive;
- Pianificare in modo centralizzato e gestire end to end la tracciabilità: l'ERP ha centralizzato la pianificazione della produzione basandosi su previsioni mensili, ottimizzando l'inventario e la distribuzione in base alla domanda. Ha permesso di ottenere la tracciabilità completa dei prodotti grazie alla codifica specifica di ogni unità logistica;
- estrarre dal gestionale informazioni in tempo reale con cui ottimizzare le strategie di produzione, evitare i fermi macchina e anticipare le esigenze del mercato;
- diversificare la distribuzione grazie a strumenti per la gestione delle vendite, per la pianificazione delle promozioni e l'analisi dei dati;
- integrare tecnologie all'avanguardia, come IoT e low-code negli impianti di produzione, ha facilitato la raccolta e l'analisi dei dati in tempo reale. Con l'utilizzo di paradigmi low-code, in particolare, oggi l'azienda può sviluppare rapidamente applicazioni personalizzate per la gestione dei processi.
Ampacet, ottimizzazione dei processi con JD Edwards per affrontare nuove sfide
La storia di Ampacet dimostra come affrontare le nuove sfide è possibile grazie alla tecnologia dei sistemi informativi. L'azienda è un produttore globale di masterbatch, colore e additivi per plastiche. Per ottimizzare i processi e adattarsi a nuove esigenze di business, ha scelto di implementare l’ERP JD Edwards di Oracle con Sinfo One, focalizzandosi sui processi più critici di Manufacturing e Supply Chain.
L'implementazione dell'ERP ha portato a diversi benefici, tra i quali:
- razionalizzazione dei processi di produzione ottimizzando i flussi di lavoro nello stabilimento italiano, e rendendoli più efficienti;
- maggior agilità nella risposta alla crescente domanda, anche in nuovi mercati come quello medicale;
- aumento dell'efficienza e della velocità grazie alla semplificazione dei processi decisionali;
- adozione di soluzioni innovative e le migliori pratiche del settore, favorendo logiche di collaborazione e la condivisione delle conoscenze;
- automazione di task: la soluzione Robotic Process Automation (RPA) ha automatizzato diversi task ripetitivi, liberando tempo per attività a valore aggiunto.
Amica Chips, il contributo della digitalizzazione nel change management: il ruolo di Oracle JD Edwards EnterpriseOne
Le aziende food&beverage sono costantemente alla ricerca di nuove soluzioni che consentano di intraprendere un percorso di digitalizzazione per ottimizzare i processi aziendali e rafforzare la loro competitività. Tra quelle che hanno affrontato il percorso di cambiamento verso performance migliori c’è anche Amica Chips, che grazie all'implementazione del nuovo ERP Oracle JD Edwards EnterpriseOne ha potuto compiere un passo fondamentale in questo percorso.
L'attività di change management è stata propedeutica all'implementazione del nuovo ERP, permettendo di rivedere e ottimizzare i processi di business per renderli più efficienti e allineati alle nuove esigenze del mercato. L'implementazione del nuovo ERP ha avuto un impatto profondo sull'operatività organizzativa, poiché ha digitalizzato molte attività manuali, e migliorando la qualità delle informazioni generate e liberando tempo per attività a valore aggiunto. A sua volta, migliorare l'operatività e il controllo ha fornito una visione completa e integrata dei dati aziendali, consentendo una migliore gestione delle operations e una previsione più aderente dei costi. L'ERP è stato implementato su Oracle Cloud Infrastructure, il che ha permesso alti livelli di accessibilità da remoto e una maggiore sicurezza.
L'implementazione dell'ERP ha registrato importanti benefici per Amica Chips:
- incrementato l'efficienza e la produttività, riducendo anche i tempi di lavoro;
- migliorato la qualità dei prodotti grazie a un controllo più rigoroso delle materie prime e dei processi produttivi;
- rafforzato la competitività per rispondere in modo più rapido ed efficace alle richieste dei clienti.