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Cos'è il processo di New Product Development (NPD)

Scritto da Sinfo One | 01 luglio 2024

Il processo di New Product Development (NPD) è uno dei fattori più delicati e al tempo stesso determinanti per il successo di un’azienda.

Lanciare un prodotto vincente non è semplice, perché i fattori che incidono fortemente sul suo successo finale sono molti. Dei tanti concept, solo una piccola selezione raggiunge il mercato. Pertanto, è di fondamentale importanza comprendere come sviluppare prodotti che siano appetibili ai clienti finali, in linea con il proprio brand positioning e, ovviamente, competitivi rispetto a quelli della concorrenza. Così come è importante accelerare al massimo il time to market.

Questo è valido in moltissimi settori, in particolar modo in quello food and beverage.


Il processo di New Product Development (NPD)

Per avere successo nello sviluppo di nuovi prodotti, un'azienda deve contemporaneamente raggiungere due obiettivi critici: massimizzare la coerenza verso le esigenze del cliente e ridurre al minimo il time to market. Le aziende che lanciano nuovi prodotti di successo sono quelle che definiscono le loro strategie e il loro programma di ricerca e sviluppo per trovare una corrispondenza tra i loro obiettivi di New Product Development e le loro attuali risorse e competenze.

Al di là di particolari esigenze aziendali, tutti i processi di New Product Development (NPD) seguono uno schema fisso che prevede questi 7 step:

  • Generazione dell’idea
  • Idea screening
  • Concept development and testing
  • Business analysis
  • Product development
  • Test di mercato
  • Commercializzazione

 

I vantaggi del New Product Development

In un mercato turbolento e ipercompetitivo come quello del food, lo sviluppo di nuovi prodotti rappresenta un nodo cruciale per la sopravvivenza delle imprese. In questo senso il NPD è la leva per mantenere un vantaggio competitivo sulla concorrenza e arrivare primi sugli scaffali con prodotti davvero innovativi, prodotti completamente nuovi che non esistono ancora. Questo obiettivo è strategico, e considerando che le esigenze dei clienti sono in continuo cambiamento, il NPD è un’opportunità per sviluppare nuove offerte e ampliare il portafoglio prodotti. La crescente richiesta di alimenti biologici o a basso contenuto calorico, ad esempio, impone scelte imprenditoriali in cui il NPD rappresenta uno step imprescindibile.

In questo scenario al team R&D è richiesto di sviluppare nuove proposte che soddisfino le esigenze e le preferenze dei consumatori. Questo approccio consente diversi vantaggi che impattano sul ciclo di vita dei prodotti e sulla loro capacità di generare profitti. Ecco alcuni dei vantaggi che le imprese si assicurano grazie al NPD:

  • aumentare la competitività;
  • incrementare i risultati commerciali;
  • sopravvivere ai cambi repentini di rotta del settore;
  • migliorare il posizionamento sul mercato;
  • aumentare la qualità e la percezione del prodotto;
  • creazione di nuovi segmenti;
  • opportunità di sviluppare prodotti più sostenibili in ottica ESG;
  • diversificare il portafoglio riducendo la dipendenza da uno o pochi prodotti strategici;
  • mantenere alta la propria redditività anche nelle fasi di maturità di altri prodotti;
  • rafforzare la brand identity e la fiducia del consumatore.

Lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti non aiutano solo le aziende a rimanere sempre un passo avanti rispetto ai competitor ma ha anche un ruolo strutturale su tutta la catena del valore. Investire sull'innovazione attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti offre un’occasione per compiere progressi anche nella sostenibilità, in termini economici, ambientali e sociali, perché attraverso l'innovazione si cerca di uscire dalle logiche del prezzo al ribasso per imporre invece il proprio prezzo attraverso una nuova percezione del valore per il consumatore e per l'ambiente.

 

Le aziende e i software di PLM

Le aziende, oggi più che mai, hanno necessità di governare l’intero processo di product lifecycle management al fine di valorizzare al meglio i propri prodotti/servizi e gestire il New Product Development con un approccio strategico all’innovazione.

Quando di parla di New Product Development ci si riferisce ad una delle fasi più importanti di tutto il product lifecycle management. Ecco perché si tratta di un processo che non può essere lasciato al caso ma va gestito secondo parametri definiti e precisi. Questo spiega il successo delle soluzioni informatiche di PLM che, negli ultimi anni, sono diventate uno strumento sempre più importante per le imprese di tutte le dimensioni.

Ma come scegliere il software di PLM più adeguato alle proprie esigenze? Quando un’azienda deve lanciare periodicamente nuovi prodotti, come avviene nel mondo food dove nuovi trend alimentari, diete del momento sono particolarmente frequenti, le soluzioni sul mercato non si equivalgono tutte...


New Product Development nel mondo food and beverage

Alcune aziende del settore food and beverage si “limitano” a sfruttare le soluzioni informatiche per rispettare gli obblighi di legge in fatto di sicurezza alimentare, ma i software verticali di PLM offrono un vantaggio in più oltre alla compliance perché sono in grado di calcolare in anticipo i vantaggi e gli svantaggi di ciascun nuovo progetto d’innovazione (nuovo prodotto).

Come? Simulando i tempi e i costi di produzione e verificando che il progetto mantenga un livello di marginalità accettabile in ogni step o a fronte di interventi successivi che modificano il progetto originale.

Proprio così: perché l’errore è quello di considerare il lancio di un nuovo prodotto come un processo monolitico. Il PLM ribalta questa prospettiva diventando uno strumento “propositivo” in grado di suggerire eventuali correttivi e aggiungere valore a quel progetto.

Magari basta cambiare un ingrediente per poter definire quel prodotto “biologico”, o modificare leggermente una lavorazione per considerarla a pieno titolo nella fascia dei prodotti “light”.

Modifiche di questo tipo sarebbero realmente convenienti? E quanto? Solo una soluzione di PLM sviluppata espressamente per il mondo dell’agroalimentare può rispondere a queste e altre domande.

Poi certamente c’è anche un sistema di gestione della compliance, che va semplificato e da questo punto di vista un PLM deve essere in grado di generare etichette, valori nutrizionali e lista degli allergeni in modo da rispettare le norme dei vari mercati di riferimento.

Non è un dettaglio perché generare automaticamente etichette compliant per ciascun Paese può far risparmiare moltissimo tempo e denaro a una azienda.

Alcune imprese food per queste operazioni si rivolgono a società esterne che forniscono questi servizi, ma risulta evidente che questo passaggio in più, oltre ad allungare i tempi dal concept allo scaffale, fa lievitare anche i costi di produzione.


New Product Development con Si Around

Si Around è la soluzione di Sinfo One dedicata al product lifecycle management che fa tutto questo, portando il new product development a un livello più elevato. Permette in media di dimezzare il time to market e di monitorare costantemente le metriche per misurare il successo dei progetti in corso offrendo piena visibilità in tempo reale su:

  • tutti i progetti di innovazione (e i relativi processi)
  • specifiche di prodotto e gestione delle etichette e dei valori nutrizionali dei prodotti
  • controllo qualità
  • compliance agli standard di riferimento

 

Una soluzione pensata espressamente per il mondo food and beverage il cui punto di forza è proprio quello di andare oltre le soluzioni di PLM convenzionali. Si Around ottimizza ogni progetto d’innovazione sotto il profilo della qualità, dei tempi e delle marginalità.