Il controllo del costo prodotto è un’attività molto importante, addirittura decisiva, per aumentare la marginalità. In estrema sintesi possiamo dire che quando l’importo di questa marginalità è superiore ai costi di gestione, l’azienda è in utile. Ma come facciamo a monitorare l’andamento del costo prodotto e intervenire prontamente quando questa quota di utile si assottiglia sempre più verso una pericolosa perdita o ancora determinare il prezzo di vendita più adeguato per i nostri prodotti?
Spesso le aziende non hanno gli strumenti giusti per effettuare un controllo efficace e questo finisce per creare situazioni paradossali.
Non è così raro, infatti, che un’azienda realizzi un buon fatturato, ma con margini troppo bassi. Insomma, quello che a prima vista appare come un buon risultato, in realtà, non è così eccezionale come sembra. E questo è uno dei focus che, puntualmente, il management aziendale si trova a dover affrontare quando esamina il bilancio di fine esercizio.
Capita anche spesso che i valori stimati in fase di ideazione e sviluppo del prodotto non corrispondano con i costi effettivi per la sua realizzazione e vendita finale. Le variabili sono le più diverse, interne ed esterne: dall’aumento dei prezzi dei fornitori ai costi di gestione fino alla lievitazione dei prezzi dei carburanti che potrebbero incidere sui costi di trasporto.
Dal costo prodotto non dipende solo la marginalità, ma anche il prezzo di vendita e, più in generale, la sostenibilità del progetto.
Il punto è che determinare i prezzi di vendita corretti è un aspetto essenziale per tutte le aziende, specie oggi che i clienti possono ottenere preventivi dai competitors e verificare la media dei prezzi di un determinato prodotto o servizio in pochi istanti tramite il web. Ma come posso determinare il prezzo di vendita corretto se non ho il controllo del costo prodotto? Difficile se non impossibile.
L’esigenza più generale è quella di avere strumenti di product management per una governance reale dei propri progetti e una ottimizzazione del costo prodotto.
Superato il processo di pianificazione finalizzato a stimare costi di produzione e definizione del relativo budget prende il via la fase di monitoraggio e controllo.
È qui che dobbiamo calcolare effettivamente il costo prodotto, tenendo in considerazione numerosi aspetti tra costi fissi e variabili, diretti e indiretti come:
Naturalmente, il costo prodotto non va calcolato attraverso un procedimento a compartimenti stagni, ma va considerato all’interno di un più complesso sistema di gestione di tutti i progetti aziendali. Specie nelle aziende che producono più articoli, questo approccio è fondamentale.
Ecco allora che, una volta calcolato correttamente il costo prodotto, l’azienda può iniziare a lavorare sulle marginalità.
Il margine lordo e il margine netto sono due rapporti di redditività diversi, ma entrambi utili per valutare la redditività e la stabilità finanziaria di un'azienda.
Il margine di profitto lordo viene calcolato sottraendo dalle entrate totali il costo delle merci vendute. Mentre il margine netto si calcola come quello lordo aggiungendo anche spese operative, interessi, tasse e imposte. Questo significa che il margine netto misura la reale capacità di un’impresa di trasformare i ricavi in profitti.
Per controllare il costo prodotto e aumentare la marginalità sono necessarie soluzioni informatiche in grado di garantire all’azienda il controllo completo dei propri progetti in tempo reale.
A questo proposito, le soluzioni di Project Portfolio Management (PPM) oggi sono lo strumento migliore per una governance dei progetti a 360 gradi valutando tempi di sviluppo e produzione e, soprattutto, controllando che le risorse siano coerenti e adeguate all’esecuzione del progetto stesso.
Questi strumenti informatici sono utili per recuperare e gestire in modo centralizzato tutte le informazioni che riguardano progetti e cicli di produzione al fine di garantire coerenza tra piani operativi e obiettivi strategici e migliorare l’allocazione delle risorse per ottimizzare il costo prodotto e assicurare all’impresa la possibilità di massimizzare la marginalità.
Più in generale, queste soluzioni sono utili per:
Come abbiamo visto, rispetto alla fase di pianificazione, il costo prodotto può discostarsi notevolmente a seguito di variabili interne o esterne all’azienda e subire variazioni anche “pericolose” per l’equilibrio e la stabilità aziendale. Ecco perché controllarlo costantemente può fare la differenza tra il successo o il fallimento di un determinato progetto.
Naturalmente, l’integrazione di questi strumenti PPM con altri programmi come ERP e soluzioni di Product Lifecycle Management (PLM) rappresenta la scelta migliore per garantirsi una elevata produttività, ottimizzando la gestione delle risorse e delle attività a supporto di tutti i processi decisionali.
L’utilizzo di soluzioni integrate, infatti, consente di raccogliere e analizzare una mole ancora superiore di dati utili all’ottimizzazione di tutti i processi di product management di cui il controllo del costo prodotto rappresenta il perno fondamentale.